La scoperta del mondo olistico ha significato, per me, un nuovo modo di percepire la vita, molto più profondo e più ampio rispetto a prima. 

“Scavando” l’argomento, ho trovato nel ThetaHealing® le risposte a molte mie domande che spaziavano dal piano materiale a quello spirituale. Oggi, la mia formazione mi ha portato a diventare Master di ThetaHealing® e a tenere corsi più volte l’anno, perché desidero divulgare questa tecnica il più possibile, sicuro che, come ha aiutato e sta aiutando me, possa farlo con tanti altri.

Tuttavia, il fuoco della ricerca, che arde spesso in chi inizia un percorso di formazione olistica e inizia a vedere la realtà da punti di vista prima inediti, mi ha spinto a sondare altre tecniche, come la 4R e il Reiki. E la cosa più strabiliante è stata capire che queste tecniche possono “collaborare tra loro” con risultati straordinari!

 

Oggi, vorrei proprio parlarti del lavoro congiunto tra il ThetaHealing® e il Reiki. 

Troverai abbondanti notizie sulle due tecniche cliccando sopra, sui relativi link, e surfando sul web: qui, vorrei parlarti del modo in cui si possono armonizzare.

 

Entrambe le tecniche sono una forma di canalizzazione dell’Energia del Creatore (o della Sorgente, comunque tu voglia chiamarla). L’Energia fluisce dal settimo chakra (la Corona) e, mentre nel ThetaHealing®, viene indirizzata verso guarigioni, manifestazioni, cambiamenti della realtà, nel Reiki fluisce attraverso le mani verso il corpo del ricevente al primo livello, verso le situazioni al secondo livello o verso l’anima al terzo livello.

In fondo, le discipline olistiche hanno tutte, come obiettivo, il benessere della persona: perché non  metterle insieme – ho pensato – e vedere cosa succede?

 

Andando al Settimo Piano con la meditazione ThetaHealing® e, subito dopo, applicandomi in una seduta di Reiki su un cliente, ho notato immediatamente un apporto di energia enorme, maggiore di quello che fluisce con il solo Reiki

 

Anche la capacità di “sentire” dove la persona ha più bisogno di energia aumenta moltissimo, come aumenta la possibilità di percepire colori, aura e informazioni in generale riguardo il ricevente, che, a sua volta, sente un rinnovato benessere e una grande rilassatezza.

 

Potrei dire che l’uso simultaneo delle due tecniche ne amplifica la portata e i risultati!

Dal momento che considero la “prova” un successo, ho deciso di continuare a fondere le tecniche e di offrire delle sedute ai miei clienti. 

Ci tengo, però, a chiarire un punto:

penso sia sbagliato credere di poter mischiare tutto senza discernimento, mettendo un po’ di questo e un po’ di quello che si sa.

 

È estremamente importante che chi conduce la seduta abbia una preparazione specifica e sappia, in ogni momento, quello che cosa sta facendo: dobbiamo, infatti, ricordare che parliamo sempre di energia, cioè di qualcosa di molto potente che potrebbe, se mal padroneggiata, anche creare degli squilibri alla persona che, invece, da noi si aspetta aiuto.

Questo non significa che si debba aver paura di mettere in pratica ciò che si è imparato, ma che bisogna farlo sempre con grande criterio.

Grazie e a presto con un nuovo articolo!

Gabriele

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